domenica 7 febbraio 2021

PERCHÈ HO SCRITTO 30 FOGLI?

Scrivo perchè mi fa bene.

Ognuno di noi ha la propria valvola di sfogo e senza dilungarmi nelle varie forme che sono davvero molte, dico subito che la mia passa attraverso la penna (meglio se una stilografica) e negli anni ho riempito quaderni, moneskine, blocchi, che a loro volta hanno riempito scatole e scatole. Quando scrivo d'impulso la mia stilografica vola e scarica tutta l'energia, positiva o negativa che sia, per lasciare spazio alla riflessione e a un benessere immediato.
30 Fogli è nato in una di queste occasioni. Nel mio precedente post ho scritto che "Ascoltare è fuori moda" e ne sono convinta. La domanda chiave quindi è stata: "Cosa vorrei che ascoltassero le persone che amo? Cosa vorrei lasciare ai miei nipoti?  Avranno voglia di ascoltarmi?" 
Forse sì, forse no. Nel dubbio scrivo e lascio la massima libertà di scelta. 
Se vorranno leggere bene, se non vorranno pace e amen. 
Ovviamente in 30 Fogli ci sono io con le mie sfide, le mie cadute, i miei traguardi, i miei percorsi di conoscenza, le mie paure e il mio coraggio, ma la narrazione non è la biografia. 
30 Fogli è senza capitoli: ha una numerazione di fogli indipendente. Potete leggere partendo da dove vi pare, saltare i temi che vi interessano meno etc. etc.
Ogni foglio tratta argomenti che ci riguardano nel quotidiano, temi con i quali facciamo i conti in ogni momento. Li  ho selezionati e scritti con un taglio esperenziale (il mio) e una morale della favola (la mia). 
Amore, odio, denaro, ricchezza, buon senso, buon gusto, rimorso, rimpianto, etica, morale e via così. 
In un massimo di tre pagine racconto la mia esperienza, esprimo la mia morale della favola e lascio al lettore la massima libertà di giudizio. Non ci troverete le "10 regole d'oro", i "metodi magici per raggiungere la felicità" e nemmeno "le cose che da fare e quelle che da evitare". 
Quelli li agli esperti  che troverete a milionate nella rete.
 
Solo ed esclusivamente l'invito a riflettere con la vostra testa che funziona molto bene, ve lo assicuro.
 
Se volete leggerlo, potete acquistarlo in Amazon o presso la Casa Editrice che l'ha pubblicato.
 
Vi metto i link: 
 
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lunedì 11 gennaio 2021

ASCOLTARE È FUORI MODA

Sembra impossibile vero? In mezzo a tutto questo rumore, a questo oceano di video, parole, immagini siamo ancora capaci di ascoltare oppure vi scappa immediatamente la voglia di replicare? Buona la seconda dico io! 

Fateci caso: quante volte veniamo interrotti mentre stiamo dicendo qualcosa o interrompiamo mentre ci dicono qualcosa? Quanti sono i talk show in cui la discussione è pacata, senza urla, senza prevaricazioni? Quanti sono i commenti che leggiamo nei social senza toni aggressivi? Perchè siamo tutti così insofferenti? Perchè siamo così accondiscendenti?

La risposta, a mio parere è semplice. Perchè ne abbiamo abbastanza! Perchè la gente parla senza dire nulla di interessante. Perchè abbiamo bisogno di risposte che non arrrivano. Vogliamo risposte a questa vita stressata, istintiva, repressiva che ci investe togliendoci il respiro.

Ascoltare è un'arte che abbiamo dimenticato perchè pensiamo sia inutile. Tutto sto casino fin dal momento in cui apriamo gli occhi alimenta uno stato di disagio che ci fa incazzare a prescindere. 

La politica, l'economia, la finanza, il lavoro, le relazioni convulse, caotiche e fonte di ansia costante. Di che colore saremo? Cosa si inventeranno oggi per renderci la vita complicata? Come faremo a pagare tutto quel che c'è da pagare? Vado avanti? No.

Vi propongo un test che con me funziona: alziamoci al mattino senza accendere cellulare, tv, radio, computer fino a quando avremo finito di occuparci di noi stessi. Facciamo per almeno un'ora (magari alzandoci prima di tutti gli altri componenti della famiglia) solo quello che ci piace, una doccia, un buon caffè o una succolenta colazione, stiamo in silenzio, respiriamo bene e poi davanti allo specchio facciamoci un bel sorriso (un sorriso vero mica finto 😏).

Ci accorgeremo che ascoltare va al di là del rumore e che nel silenzio c'è un'energia fantastica, tutta a nostro favore. Ci sentiremo meglio, più forti.  Saremo pronti ad affrontare la giornata con uno sprint diverso e, potrà sembrare strano, ma ci renderemo conto di essere in grado di selezionare cosa, chi e come ascoltare

Vedremo con occhio diverso le cavolate che ci propinano, scarteremo senza pensarci un attimo tutte le notizie, le parole, le immagini che ci spacciano come vitali, risolutive, straordinarie e magiche.

Eliminando tutta questa "spazzatura" capiremo che l'unica vera magia sarà la nostra giornata e che niente e nessuno avrà il diritto di rovinarla.

Fatelo e fatemi sapere!







martedì 5 gennaio 2021

LE FETTE DI SALAME SUGLI OCCHI NON TOLGONO LE RUGHE.

Oggi ho letto i giornali, ascoltato i notiziari e come sempre il bollettino riguardante il nostro futuro. Cosa fa il Governo? Cosa fa l'Europa? Cosa fa l'America, la Cina, la Russia? 

MA cosa facciamo noi? È bene e credo molto salutare che ci poniamo questa domanda perchè oltre ai 20 milioni di commenti sulle piattaforme io vedo tanto, troppo, immobilismo.

Cosa ci fa pensare che basti un commento a cambiare le cose? Siete davvero convinti che dissentire, approvare, condividere possa cambiare le cose? Intendiamoci, la domanda la giro anche a me perchè anch'io come voi faccio fatica a trattanere le dita sulla tastiera. Poi, mi fermo e penso a cosa possa servire.

Fateci caso: per avere un quadro su una notizia siamo obbligati a googolare come dei matti, a leggere 5 quotidiani diversi, a cambiare canale continuamente per capire cosa dice questo o quello e alla fine il nostro cervello urla incazzato: Che casino!

Prendiamo la situazione della scuola: chiudiamo, apriamo, apriamo solo un po', chiudiamo tutto e intanto che succede? Succede un disastro perche un Paese ignorante è lo scenario peggiore che ci possiamo immaginare. Un Paese ignorante si controlla meglio, un Paese ignorante può essere manipolato e perfino distrutto.

Credo che non ci vogliano grandi "sale di regia" per capire questo concetto. 

Sono solo io quella che si guarda intorno e vede una massa enorme di persone che hanno mollato, che hanno deciso di accettare tutto, di obbedire a tutto e per tutto intendo le schifezze che ci propinano in tv e sui social. 

Voglio sapere da voi perchè i principali circuiti di inforrmazione dicono le stesse cose, tacciono le stesse cose, escludono tutte le persone che cantano fuori dal coro.

Perchè ci viene vietato di ascoltare quegli insegnanti che vogliono rientrare a scuola, quegli insegnanti che hanno compreso quanto devastante sarà questo distacco umano e fisico dai nostri ragazzi? 

PER EVITARE IL CONTAGIO! Ma dico, ci prendete per scemi? I nostri ragazzi, quelli che vogliono studiare, che vogliono avere un futuro sono molto più intelligenti di quanto possiamo immaginare e sanno come proteggersi. Gli insegnanti, quelli che fanno del loro lavoro una missione, sanno perfettamente cosa fare per tutelare i propri alunni.

CERTO È CHE LA SCUOLA VA RAGGIUNTA CON I MEZZI, PERCHÈ È IMPOSSIBILE VOLARE ESSENDO PRIVI DI ALI.

CERTO È CHE SE IL GOVERNO SI DISINTERESSA DEL PROBLEMA TRASPORTI, CHE SAREBBE RISOLVIBILE CON UN PO' DI BUON SENSO, IL RISCHIO DI CONTAGIO AUMENTA. 

Scusate il maiuscolo, ma se fossi in video, avrei alzato la voce.

È così difficile da capire che sono le infrastrutture da potenziare? No che non lo è. 

E allora perchè non lo fanno? Ragazzi miei, perchè il virus è un problema, ma la fame di potere una condanna.

Quindi dobbiamo togliere le fette di salame che ci hanno piazzato sugli occhi, perchè sono tossiche, servono a poco e sono totalmente prive di effetti benefici. 

Ricordiamo sempre che noi siamo tanti e le grandi rivoluzioni le hanno sempre fatte le masse e non l'elite.

Aspetto i vostri commenti!

sabato 2 gennaio 2021

SÍ, CI VUOLE UN TITOLO PER IL MIO RITORNO

Questo blog incarna perfettamente uno dei miei lati peggiori: la disobbedienza. In primis alle regole che mi impongo quando inizio qualcosa di nuovo. Questo blog, per esempio, è nato tanti anni fa e il mio intento era molto nobile. Volevo dare spazio a temi trasversali, ad argomenti che potessero coinvolgere le persone. Ben presto ho capito di essere ridicola perchè qui, nel mondo digitale, spopolano altri bisogni.

Ben presto ho compreso che non sarei mai diventata un influencer per una montagna di motivi:

"Chi vuoi che legga i post di una 67enne, che non segue le regole, che pensa con la sua testa, magari un po' stramba, che ci rompe le palle con le sue riflessioni e che poi, ORRORE!, si astiene anche dal dare consigli!"

Così invece di continuare questo blog ho scritto un libro, senza trama, senza presunzione, ma con tutta la passione possibile e anche con la precisa convinzione che TUTTI NOI siamo molto meglio delle ridicolaggini che leggo nei social, con un affetto speciale verso le giovani generazioni travolte da miliardi di informazioni che spiazzano anzichè aiutare.

L'ho scritto, l'ho pubblicato e proprio dai giovani ho avuto soddisfazioni imprevedibili. 

L'ho scritto per le persone che amo più di ogni altra cosa: i miei figli e i miei nipoti

Dai che sono tornata, dai che si ricomincia e se commentate (tutto è concesso, fuorchè la maleducazione) sarà una spinta vitale.

giovedì 20 novembre 2014

2 - CI VUOLE UN CAMBIAMENTO

Alcuni amici mi hanno detto che il mio primo post sul cambiamento, pur se condivisibile, è troppo generico, retorico.

Prima di tutto li ringrazio per averlo letto!

A mio parere, tutte le Grandi Parole (Amore - Amicizia - Lealtà - Onestà, Odio, Paura... ) sono totalizzanti e coinvolgono (a volte travolgono) tutto il nostro essere.

Sono i nostri terremoti interiori, sono le nostre sfide personali, sono le nostre fatiche, sono i nostri ideali, sono le nostre azioni.

Cambiamento è una di queste parole.

Mi spiace per i cultori della velocità, della sintesi e dei 120 caratteri, ma Il Cambiamento merita  uno slow trip (sì, come uno slow food ...)

Un viaggio dove i dettagli contano.

Sì, perchè non me ne frega niente di decretare l'ennesimo "Decalogo del Cambiamento" 
... ci pensano già ampiamente i media e non ho quasi più spazio per i decaloghi. :-(

Cambiamento, ovvero ... Sveglia!

Cosa intendiamo per Sveglia?
  • parliamo di una scossa, un reset del nostro cervello e un riavvio del sistema 
  • parliamo di una dichiarazione di intenti, con noi stessi e verso gli altri, sulla revisione del nostro vivere
  • parliamo di una revisione accurata di tutte le nostre scelte, nel privato come nel pubblico
  • parliamo di soprattutto di apertura mentale ... della serie
  "siamo tornati, ascoltiamo e decidiamo"
Fatemi sognare,  se "tornassimo davvero tutti insieme" ve lo immaginate la forza propulsiva che potremmo sviluppare? Da Brividi!

Bene, se ci dobbiamo svegliare, opto per un risveglio sano, energetico, positivo e determinato.

La colazione è importante, è l'inizio di giornata e io ho le prime domande:

Perchè l'umanità ha creato queste parole?
Perchè sono universalmente riconosciute come "importanti"?

La mia opinione?

a) perchè rappresentano la nostra capacità evolutiva

b) perchè valgono una vita

c) perchè mostrano i nostri limiti e i nostri istinti

d) perchè non ci mollano mai, interferendo nelle più piccole scelte quotidiane

Propongo, come primo passo, di riqualificare la parola "Cambiamento" portandole Rispetto.

Usiamola con cautela e, prima di pronunciarla, soffermiamoci 3 secondi a pensare se sia il caso di usarla o meno.

Avete finito la colazione? Bene, per questa questa puntata ho finito anch'io.

... continua


lunedì 17 novembre 2014

Ci vuole un Cambiamento

Non ce n’è: sembra siamo predestinati a vivere un tempo stigmatizzato da PAROLE.

C’è stato il tempo della qualità, professionalità, dell’equità, della trasparenza, della sostenibilità e canaglia se siamo riusciti davvero a fare qualcosa di buono per dare un senso vero a queste parole!

Anzi, le abbiamo talmente usate e abusate dal non percepirne nemmeno più il valore.
Non lo percepiamo, ma il valore c’è.  Non ci sono dubbi in proposito.

E ora? Ora la parola chiave è cambiamento, ma vi pare che si potesse tralasciare questa parola?

Cambiamento, tutti ne parlano e nessuno lo fa e sapete perché?

Perché è difficile, complesso, una vera rottura di palle, ci vuole coraggio, determinazione e anche orgoglio.

Ci sono volute generazioni e generazioni di individui per scandire i "grandi cambiamenti del genere umano", secoli di storia, lotte e battaglie per affermare il nuovo, l’inusuale e questo scandisce inequivocabilmente la nostra incapacità di adattamento a tutto ciò che ci appare come sconosciuto.

Ma allora, di quale cambiamento parliamo?
Quale valore vogliamo dare a questa parola? 
Quanto siamo pronti a metterci in gioco veramente?

Siamo ancora capaci di scendere in campo individualmente? 
Onestamente, me lo chiedo e ho molti dubbi in proposito.

Non vedo in giro gente disposta a condividere punti di vista diversi, né vedo persone disposte a cambiare un’opinione e tantomeno le proprie abitudini.

Viceversa, vedo molte persone combattere per l’esatto contrario, per mantenere intatto il proprio mondo, le proprie convinzioni, il proprio modo di vivere.

Eppure,  nei talk show, sui giornali, alla radio, in internet e tra gente impera il grido: 
Ci vuole il Cambiamento!

Ma allora, chi deve cambiare?

Sempre l’altro, naturalmente.

Continua.... 

lunedì 24 marzo 2014

PERDONARE E DIMENTICARE: SIAMO DAVVERO CAPACI?

Se ci fate caso siamo molto più bravi a ricordare (con dovizia di particolari) i torti e i mali subiti, rispetto al bene e alle buone azioni ricevute.
Mi chiedo spesso se questo comportamento sia dovuto all'intensità della percezione del dolore o alla nostra indole geneticamente critica.
Fatto sta che, normalmente, ricordiamo sempre le cose brutte, i dolori e le catteverie, come se la nostra vita ne fosse inevitabilmente contagiata.
In realtà, nella vita di ognuno di noi ci sono momenti belli, bellissimi, brutti e bruttissimi perché il nostro vivere si é evoluto così.
Ero solita dire: - "perdono, ma non dimentico". Oggi dico: - "perdono e ce la metto tutta a dimenticare" Ce la farò? non ce la farò?